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Quando il sole mette l’aureola

Ci avete mai fatto caso che una piccola goccia d’acqua può rimanere tale, con la sua forma tondeggiante, anche sopra un piano senza che si spanteghi su di esso?

Sapete perchè?

Perchè il legame tra le molecole di acqua che formano quella goccia, nella parte esterna a contatto con l’aria crea quella che viene definita “tensione superficiale” e fa si che quella gocciolina mantenga la sua forma contro la ragionevole supposizione che si debba spiattellare sul tavolo…

Evidenti e molto suggestive sono le micro goccioline di rugiada presenti sulle foglie di primo mattino in caso di forte umidità e raffreddamento repentino del suolo…

La stessa cosa accade in quota…

Le nubi a bassa e media altezza, sebbene immerse in un’atmosfera con temperature negative, sono comunque formate da micro goccioline d’acqua che grazie alla loro tensione superficiale si oppongono alla normale esigenza fisica e fisiologica di passare dallo stato liquido a quello solido…

In questo caso si dice che le micro goccioline d’acqua si trovano in un stato di sopraffusione, se ne stanno bellamente e sfacciatamente allo stato liquido in un ambiente anche ampiamente sotto zero…

Salendo di quota però, e scendendo a valori negativi importanti, oltre i -40 gradi il processo della sopraffusione non è più possibile e le nubi (cirri) che si formano oltre i 6mila metri sino ai 12/15 mila metri sono formate da micro cristalli di ghiaccio e non più goccioline d’acqua sopraffusa…

In una giornata come questa, con i cirri perfettamente spalmati su tutta la volta celeste può accadere di osservare e godere di un raro fenomeno ottico che genera una sorta di alone colorato intorno al Sole, solitamente e semplicemente causato dalla luce solare che interagisce con i cristalli di ghiaccio presenti nell’atmosfera.

L’evento, ben visibile a occhio nudo, facendo attenzione però a non fissare se non per qualche secondo la luce, permette di vedere intorno al Sole (ma succede ancora più raramente anche intorno alla Luna), anelli di luce più o meno intensi che vengono chiamati, appunto, aloni solari o lunari.

Si tratta di una sorta di arcobaleno circolare che si forma intorno al Sole per effetto della rifrazione della luce generata dai micro cristalli quasi trasparenti dei cirri ad alta quota…

Proprio questi minuscoli cristalli fungono da lente e l’alone che si crea forma una specie di arco o anche un cerchio completo intorno alla luce con bande colorate che ricordano molto da vicino quelle dell’arcobaleno (fenomeno simile ma che si verifica a quote più basse con le micro goccioline di pioggia rimaste in sospensione dopo una precipitazione piovosa).

I cristalli di ghiaccio dei cirri, che sono composti da minuscole strutture esagonali, danno alla luce un angolo di rifrazione di 22 gradi: da qui il nome che viene associato al fenomeno ottico che viene anche chiamato “alone a 22 gradi”

La foto è di Manlio, il pippotto è mio

Suar ❤️

 

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