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Malinconico benessere…

Oggi siamo scappati in mezzo ai nostri boschi…

Ne sentivamo veramente la necessità…

Da sempre considero questo periodo il migliore per camminare nel cuore, nel verde, nel silenzio e nei profumi della macchia mediterranea…

Camminare, e chiacchierare, chiacchierare e camminare, tra pause di silenzio ristoratrici…

L’osservazione della natura dal suo ventre, e di una città, vista dall’alto, ti regalano momenti di confronto su argomenti che sembrano lontani dalla “freneticità” quotidiana…

Persino il tono della voce si fa più basso, così, in maniera quasi automatica, quasi non si volesse perdere ogni singolo fruscio del vento tra gli arbusti o quasi non si volesse disturbarla quella natura quasi incontaminata…

Senza piloni, senza fantomatiche seggiovie, ovovie, funivie, cabinovie a danzare sulla testa di quartieri già ampiamente e miracolosamente addossati a colline espropriate della loro naturale e superba bellezza…

Camminare e godere, godere e camminare…

Incontrare gente, qualcuno ti riconosce, ma con tutti ci si saluta…

Magari con la stessa gente, le stesse persone che domani, imbottigliati in qualche via della città, ci si manda allegramente a quel paese…

Come se lassù, appena sopra la città, ci si senta finalmente parte del tutto, parte di quel meraviglioso sistema integrato di Madre Natura attraverso il quale terra, acqua, cielo ed esseri viventi interagiscono tra di loro…

A guardarla da lassù, quella porzione di città, a guardarlo da lassù quel Bisagno stretto e costretto tra le case, forse ci si sente anche un po’ in colpa di come, nel tempo, si abbia pensato male e agito peggio…

E camminare tra quei sentieri, salutare tutti senza conoscere nessuno, ho come l’impressione, ma è solo un’impressione, che diventi quasi un modo inconscio di espiare le nostre colpe…

Quelle passate, quelle quotidiane e forse anche quelle future…

Perché poi si torna in città, e già lo sappiamo che il pil, per crescere, vuole cemento e non alberi, vuole infrastrutture sempre più grandi e non spazi recuperati alla natura, vuole città più efficienti e campagne che richiederebbero investimenti immediati per ritorni futuri non convertibili in consensi numericamente interessanti e immediati…

Sarà retorica, sarà banale, sarà così per me e non per tutti…

Ma ogni volta, lassù, e neppure troppo lontano dalla mia città, la sensazione è quasi sempre la stessa, di malinconico benessere…

Bonnuì…