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Ciao Achille…

Non so davvero da dove cominciare…

Oggi, nella sua Sanremo, se n’è andato un amico…

Non un pezzo, ma un pilastro della meteorologia di casa nostra…

Duro, tenace, maledettamente permaloso, ma straordinariamente competente e altruista…

Sempre disponibile…

Abbiamo condiviso un percorso lungo vent’anni…

Fatto di passione pura, limpida, cristallina…

Sei stato il mio maestro…

In tutto…

Sei stato un comunicatore sempre fuori dagli schemi…

Mai cattedratico, mai scontato…

Mi hai insegnato che saper comunicare poche cose è mille volte meglio che conoscere tutto e non saperlo raccontare…

Abbiamo combattuto insieme mille battaglie…

Sistema compreso…

Prima di me, prima di tutti, e contro tutti…

Quando ancora, unica in Italia, regione Liguria si ostinava a codificare le allerte in numeri, portavi avanti il tuo credo, le tue convinzioni, la necessità di utilizzare i colori per meglio identificare gli stati di pericolo per gli eventi estremi…

Lo hanno fatto…

Un secolo dopo…

E sono riusciti a farlo nel peggiore dei modi…

Ma è sempre stato così…

Ciò che per noi era preistoria, per loro era fantascienza…

Ma non hai mai mollato…

E mai ti sei piegato al sistema…

La tua gente ti amava proprio per questo…

Io ti ho amato proprio per questo…

Avrei da raccontare mille episodi, una vita intera a guadare le nuvole, il tuo mare, a fare previsioni, ad andare insieme nelle scuole ad insegnare ai bambini le magnificenze di Madre Natura…

Ci siamo conosciuti vent’anni fa…

In un forum di meteo appassionati…

Il mio nick era jeykappa…

E dopo vent’anni mi chiamavi ancora così…

In pubblico, al telefono, ovunque…

Mi porto dentro momenti indimenticabili…

Come l’incredibile convegno organizzato nel 2009 nella splendida cornice del casinò della tua Sanremo, con Giuliacci figlio e l’immenso Guido Caroselli…

E quella sera, la cena tutti insieme…

Quel ristorante trasudava di passione…

Ed io, ospite privilegiato, al tavolo con il compianto Gallino, previsore di arpal e Caroselli, ultimo capitano della straordinaria stirpe dei meteorologi di Aeronautica Militare, che sostituì Edmondo Bernacca, rimasi incantato da tanto sapere, da tanta umiltà, da tanta passione…

Un regalo che non dimenticherò mai…

Come quando, quella volta, sbagliasti clamorosamente la previsione…

Eri socio onorario di limet e previsore aggiunto ad una squadra straordinaria…

Mi presi io la responsabilità di chiamarti…

Kiki, cazzo, hai messo neve ovunque…

E tu, che mi conoscevi bene, e sapevi quanto bene ti volessi, ti sei fatto correggere quel bollettino, quei simboli, ammettendo che ti eri fatto prendere un po’ la mano…

Genuino, ruspante con un amore grande, immenso…

Ed è per questo che ogni volta che mi hai chiamato ho risposto sempre all’appello…

Come nell’agosto del 2020…

In pieno agosto, proponendomi l’ennesima tua follia meteorologica…

Che tempo farà a Natale?

Io, te e Giovanni, tuo erede naturale in quel ponentissimo che proprio oggi gode di quello Scudo Spaziale che mille e mille volte hai saputo raccontare e prevedere alla tua gente…

E ti voglio ricordare così, con quella foto di appena un anno e mezzo fa…

Io, te e Giovanni…

Perché anche per te, la meteorologia era prima di tutto condivisione e mai competizione…

Mancherai cazzo, mancherai come il pane…

E mancherai terribilmente anche a me…

Ciao Achille… ❤️

JK

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