Previsioni per martedì, 21 dicembre 2021

Il catino padano oscilla tra 1 e 2 gradi…

Vi ricordate la mappa di Mastro Eolo di ieri sera?

La previsione è sempre un racconto a puntate…

Valle Stura a 9 gradi, la linea di costa ancora accarezzata dalla debole ventilazione proveniente da Mare Nostrum inchiodata a 12/13 gradi…

Questione di pochissime ore…

Quell’aria più fredda oltre giogo, a breve, direi molto prima della mezzanotte, prenderà la strada più facile, quella delle vallate direttamente collegate al catino e si riverserà lungo la costa dai soliti, immancabili e infaticabili troppo pieni dei valichi appenninici più bassi…

Crollo termico nelle zone più esposte tra Genova e Savona, sostanzialmente stabile altrove…

Domattina, nelle zone soggette al travaso sarà un risveglio accompagnato da Sua Maestà a tratti rafficata…

Condizioni del tempo confuse, pasticciate e paciugate…

Il più classico dei misti alla ligure…

Santissima a fasi alterne sul settore centrale, decisamente più coriacea verso levante e Gran Soleil a sgomitare e a ritagliarsi ampi spazi di gloria a ponente e a ponentissimo…

Più serrata la lotta sul capoluogo, ma con discrete possibilità di riuscita, ingloriosa invece, la battaglia verso levante dove potrebbero anche insistere svariate strizzate di nubi e qualche pisciata centrata intorno al Promontorio…

Nelle zone interne del savonese orientale e del genovesato, ma soprattutto lungo i versanti padani e nelle vallate strettamente collegate al catino padano, l’umidità racconta in Pianura e sbattuta lungo gli Appennini dovrebbe mantenere i cieli grigi per tutto il giorno…

A ponentissimo Scudo Spaziale traballante nel corso del pomeriggio con brandelli di Santissima con la voglia matta di compattarsi proprio laggiù, al confine dei senza bidè…

Insomma, la classica giornata variabilmente instabile o instabilmente variabile durante la quale mi invierete foto di serenazza conclamata e Santissima bagnata da angoli diversi di casa Liguria…

Don Mercurio destinato a perdere qualche punto e Sua Maestà gagliarda che potrebbe insistere anche su mercoledì regalandoci forse l’ultima giornata di Gran Soleil…

Vi lascio con la tavolozza di grigi prevista per domani mattina…

E l’appuntamento, più tardi, con il solito e immancabile diario di bordo quotidiano…

Bonsuar ❤

La Santissima e quel tappeto visto dall’alto

E’ sempre difficile spiegare ciò che non si vede…

Lo è ancora di più a distanza, da una tastiera…

Per giorni vi ho parlato di alta pressione e inversione termica…

Di freddo incollato al suolo e caldo in montagna…

Ma senza il riscontro delle centraline, sarebbero diventate argomentazioni da perfetto illusionista…

Oggi un po’ meno…

Santa Macca ci viene in soccorso e mette una linea netta di demarcazione decisamente visibile e ampiamente palese…

E forse non è neppure difficile comprendere cosa stia accadendo sopra le nostre teste…

In fondo restiamo in regime anticiclonico…

Decisamente più blando, ma di depressioni, al momento, non v’è traccia…

E la Santissima allora?

Al suolo si è impostato un regime eolico proveniente dal mare…

Quindi ricco di vapore acqueo, quello che tecnicamente e ignorantemente amiamo chiamare Mestizia…

La pressione, nel frattempo, è scesa rispetto ai giorni precedenti e la risalita dell’aria lungo i versanti marittimi del nostro Appennino diventa meno impegnativa…

Oggi, ad esempio, l’aria è riuscita a risalire la quota a circa mille metri di altezza…

E siccome salendo di quota diminuisce la pressione (meno aria), le molecole dell’aria tendono ad espandersi, a muoversi con più lentezza e a diminuire la propria temperatura…

Di quanto?

Circa 7 decimi ogni 100 metri…

La base della Santissima ci indica l’altezza esatta in cui l’aria proveniente dal mare e in risalita verso l’alto raffredda a tal punto da raggiungere il punto di condensazione…

Oggi, come dicevo, intorno ai 1000 metri, 100 metri più 100 metri meno…

La parte alta delle nubi, ovvero il loro spessore, ci indica l’altezza massima in cui l’aria è riuscita a salire di quota…

E la Santissima di oggi non era molto spessa…

Perché?

I motivi possono essere due, separati o contemporanei…

La spinta dal basso troppo debole per cui raggiunta una certa quota l’aria non riesce più a risalire, oppure aria più calda e più secca presente ad una certa quota che fa da tappo a quella più fredda in risalita lungo i versanti…

Oggi, Mastro Eolo, soffiava debole dal mare, esattamente come l’avevamo disegnato ieri sera.

Capitano galoppante al largo in ripiego da sud-est sotto costa…

Intorno ai dodici gradi i valori registrati lungo la riviera, mentre risalendo i versanti più esposti, quello stesso flusso d’aria riusciva a perdere circa 7 decimi per ogni 100 metri di quota…

Il risultato lo possiamo scorgere dall’istantanea delle temperature registrate questo pomeriggio grazie alla rete Limet…

Ai mille metri di quota del Passo del Faiallo, avvolto nella Santissima prodotta grazie alla risalita dell’aria umida marittima, si registrava un valore di soli 4 gradi, accompagnati, ovviamente, da un valore di umidità prossimo al 100%…

L’aria umida di provenienza marittima si è talmente raffreddata che non è più riuscita a contenere tutto il bagaglio di vapore acqueo con il quale era partita da quota zero, rilasciandolo in atmosfera sotto forma di micro goccioline d’acqua…

Ma quanto è proseguita la corsa verso l’alto di quell’aria umida proveniente dalla linea di costa?

Poco, molto poco…

Visivamente, la Santissima, a tratti un po’ stracciata, lasciava intravedere lo spessore poco consistente delle sue nubi…

Ma oggi ci viene in soccorso anche la strumentazione…

Ed è stato sufficiente guardare i dati della stazione del Monte Beigua, posta poco meno di 300 metri più in alto rispetto a quella del passo del Faiallo, per trovare una condizione meteo climatica completamente differente…

Oltre nove i gradi registrati alla stessa ora…

Accompagnati ad un tasso di umidità bassissismo, addirittura inferiore al 40%…

Segno che a quell’altezza la compressione indotta dall’alta pressione era ancora evidente…

E siccome abbiamo imparato che l’aria sale quando è più calda rispetto all’ambiente che ha intorno, diventa abbastanza semplice comprendere che se sopra quota mille, al passo del Faiallo, con una temperatura raggiunta di 4 gradi, si trova aria molto più calda, la risalita si stoppa e la Santissima tende a spantegarsi al di sotto di essa come se trovasse un muro ad ostacolo. E si spiega, così, il tappeto di nuvolaglia che ci ha fatto compagnia per tutto il giorno…

Mentre al Monte Beigua splendeva il sole e si poteva ammirare quel tappeto visto dall’alto…

E il risultato intrappolato e immortalato dalla webcam è semplicemente meraviglioso…

 

 

 

Meteo-follie o siti-follia?

A volte penso al mio mondo…

Quello della meteorologia…

Affascinante, per me, non tanto per ciò che l’atmosfera mostra evidente e palese ai nostri occhi, ma soprattutto per tutti quei meccanismi invisibili che la governano e che stanno alla base di tutto ciò che diventa poi visibile…

Poi penso a chi questa materia dovrebbe farla sua per professione…

E non per hobby, come sono stato costretto io…

E non so se riesco ad incazzarmi di più con le massime autorità e gli enti istituzionali, che paghiamo per un servizio previsionale, di monitoraggio e di sorveglianza semplicemente imbarazzante, o per tutte quelle srl “SI PROFIT” che potrebbero e dovrebbero fare divulgazione corretta e invece approfittano della grave lacuna comunicativa a livello istituzionale e perseverano nell’unico obiettivo del dio denaro…

Che non sarebbe neppure disdicevole, a fronte di un servizio corretto e accurato…

Un lavoro fatto per un bene comune non perde o acquista valore se fatto per altruismo, per passatempo, per volontariato o per tornaconto personale…

Ha sempre il suo valore intrinseco di bene comune…

Ma cazzo, tra ieri e oggi, sullo stesso portale, che non è nemmeno il solito ciarlatano di sempre, ho letto in 20 righe e in due articoli consequenziali le frasi esattamente come vi riporto qui di seguito…

– Meteo-follie
– La morsa del gelo
– Ecco dove nevicherà fra poche ore
– Il meteo è una condanna
– Natale al freddo e al gelo
– Forti piogge, venti artici e soprattutto neve anche a bassa quota
– Per Capodanno dovrebbero affacciarsi temperature più miti
– Tra il 26 e il 27 si potrebbero registrare delle nevicate irrituali a bassa quota
– La tregua di Capodanno, ammesso e non concesso che venga confermata potrebbe non durare a lungo
– I meteorologi tengono sotto’occhio anche una perturbazione che sta prendendo forma nell’est europeo
– Scontro correnti a Natale: Italia, un fenomeno atmosferico con pochi precedenti
– Dimenticatevi freddo e neve
– Il Natale 2021 sarà all’insegna del ribaltone
– Depressioni est-ovest umide e miti
– L’Italia sarà graziata da quelle miti foriere di piogge e di nevicate solo a quote medio alte…

Al di là che le uniche meteo-follie che conosco sono le gran cazzate che scrivono, e di irrituale c’è solo la gran vagonata di click e like che raccolgono ad ogni mastodontica cazzata che scrivono…

Mi chiedo…

Ma quanto cazzo siamo indietro con un minimo di cultura che se fosse insegnata a scuola, a partire dal primo anno della scuola dell’obbligo faremmo a meno di questa spazzatura, sapremmo gestire meglio ogni situazione e faremmo a meno di allerte politiche anziché meteorologiche sparate ad cazzum?

Eh, lo so, la Santissima mi mette sempre di cattivo umore…

Poi mi sfogo e passa…