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Inversione termica

Come molti di voi sanno, ogni 6 ore, il mondo della meteorologia si ferma per acquisire tutti i dati dei parametri di cui necessitano i calcolatori per sfornare i modelli previsionali…

Oltre alle stazioni meteorologiche fisse a terra, agli aerei di linea, alle navi, vengono usati i palloni sonda…

Ad ogni pallone viene legato un sensore in grado di registrare la temperatura, l’umidità, la pressione, la direzione e la velocità del vento…

Prima che me lo chiediate, i palloni esplodono mediamente a circa 30 km di altezza e molto spesso i sensori ad esso collegati vengono recuperati dai cacciatori di sonde che ne seguono il tracciato GPS…

Sono dati FONDAMENTALI ad esempio per l’Aeronautica e perché senza conoscere i parametri in atmosfera non si potrebbe neppure simulare la benché minima previsione meteorologica…

E’ come se fosse una sorta di carotaggio dell’atmosfera…

In Italia, se non ricordo male, ci sono 8 punti in cui, ogni 6 ore, viene lanciato un pallone sonda…

Uno di questi si trova a Cuneo, a 386 metri sul livello del mare…

Questo il carotaggio di questa notte sulla verticale di Cuneo…

Che poi non è mai verticale, perché il vento in quota sposta in direzioni diverse la risalita del pallone sonda…

Ma vi volevo far vedere i primissimi metri di radiosondaggio…

Un radiosondaggio importantissimo anche perché misura la temperatura in libera atmosfera, senza il condizionamento del suolo…

Che, come sappiamo, scalda, di giorno, gli strati più prossimi alla terra, e li raffredda di notte, in caso di forte dispersione di calore…

385 metri: +1.2°C

427 metri: +7.8°C

469 metri: +10.2°C

478 metri: +10.4°C

Guardate quanto è sottile lo strato iniziale di inversione termica…

E’ notte, il suolo si raffredda molto velocemente e di conseguenza anche l’aria adagiata su di esso si raffredda per contatto…

Generando, così, una pellicola di aria fredda al suolo, mentre poco più sopra “galleggia” aria nettamente più calda…

Ma d’altronde siamo in condizioni di alta pressione, e la spinta dall’alto, di aria più calda, si fa sentire, eccome…

Ma di notte, quella spinta dell’aria più calda in quota non raggiunge il suolo, ma si ferma sopra lo strato di aria più fredda che si genera al suolo…

I bicchieri del video… 🤣🤣🤣

L’esile strato d’aria fredda al suolo, come potete immaginare, è comunque il segnale che di freddo, all’interno del Catino Padano, non ce n’è neppure l’ombra…

E che le basse temperature (ma comunque oltre la media del periodo) sono generate proprio da quegli anticicloni che generano le inversioni termiche al suolo mentre fanno schizzare lo zero termico a quote stellari…

Non ci credete?

Stanotte, se foste usciti a pisciare il cane vi sareste trovati immersi in quello strato d’aria con una temperatura intorno a un grado positivo, mentre contemporaneamente, lo zero termico lo avevamo a 2700 metri di quota…

In un caso come quello di stanotte e di questa mattina, lo strato di inversione termica era ben visibile attraverso il fumo in uscita dai camini…

Sappiamo che l’aria più calda sale dal basso verso l’alto sino a quando trova intorno a sé aria più fredda…

Ecco, in un caso come questo, l’aria calda in uscita dal camino sale per pochi metri, ovviamente mentre sale si raffredda, per poi tendere ad espandersi orizzontalmente quando incontra l’aria più calda sovrastante…

Osservazione empirica importante anche nelle nostre vallate e nelle nostre conche interne per capire l’altezza in cui l’aria comincia ad essere più calda di quella sottostante…

Ovviamente il tutto funziona in condizioni anticicloniche, cielo sereno e assenza di vento…

Ad osservare bene c’è sempre qualcosa da scoprire… 🥰

Ad maiora

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