Previsioni per mercoledì, 27 luglio 2022

Ignoprevisioni - Il meteorologo ignorante

Scordiamoci di risolvere il problema idrico…

Premessa scontata ma doverosa…

L’Africa non perdona…

Se ce l’hai sopra la testa ti cuoce a fuoco lento…

Ma quando arretra lascia dietro di sé un campo minato…

Calore e Mestizia in tracotante abbondanza…

A pacchi, pronta ad esplodere ai primi sbuffi più freschi…

In genere, sotto la campana dell’alta pressione, l’aria fatica a salire…

Fondamentalmente per due motivi…

Perché la circolazione generale di una figura di alta pressione, rigorosamente in senso orario, tende a premere verso il basso, inibendo qualsiasi tentativo e ogni velleità di convezione verso l’alto…

Perché anche provando a salire, per proseguire la sua ascesa dovrebbe trovare un ambiente più freddo di se stessa e in quota fa quasi più caldo che al suolo…

Stanotte Madre Natura ha deciso di cambiare orchestra, musicisti e tutti gli strumenti…

Cambia lo spartito e ci regala una perla tutta da vivere e da raccontare…

Nel bene e nel male…

Sebbene il tutto si materializzerà a notte fonda…

A circa 1500 metri navighiamo all’interno di una bolla d’aria che supera di slancio i 22 gradi…

Siamo oltre 5 gradi al di sopra della media stagionale…

Aria molto calda e stracolma di Mestizia…

Nel frattempo, i primi refoli, i primi sbuffetti da est, nord-est stanno già interessando il settore nord-orientale dell’Italia e alcune zone più settentrionali di regione Lombardia…

Ma siamo ancora ai prodromi, alle scaramucce…

C’è un’alta pressione sub-tropicale che cerca di resistere e c’è una massa d’aria nettamente più fredda che vorrebbe invadere tutto il settentrione…

Ma differenza di quanto accaduto ieri, con le infiltrazioni atlantiche che seguirono la via di Annibale, l’aria più fredda entrerà dalla porta della Bora e dalle valli alpine più basse del settore nord-orientale…

Inutile guardare i modelli…

Non hanno e non possono avere il dettaglio orografico preciso di ogni passaggio agevole che troverà quall’aria più fredda e rigorosamente più secca…

Ma si può delineare lo scenario…

Senza certezze granitiche e senza la presunzione che tutto possa andare come descritto…

Entro la mezzanotte il varco ad est sarà ormai spalancato e l’aria più fredda, a circa 1500 metri di quota avrà invaso gran parte del catino padano…

Aria relativamente più fredda che oscillerà fra 14 e 16 gradi e decisamente più secca che andrà a solleticare la massa d’aria calda e umida e dunque più leggera adagiata al suolo…

Facile intuire come l’ascensore verso l’alto si possa mettere in moto e l’aria calda trovare finalmente un ambiente più freddo per salire ai piani più alti, sin verso l’attico della troposfera…

Groppi temporaleschi dovrebbero e potrebbero nascere a macchia di leopardo e muoversi in maniera retrograda da est verso ovest…

Sino a trovare lo sbarramento alpino posta dalla catena più occidentale in territorio piemontese…

Ed è proprio qui che mi aspetto la formazione di una linea temporalesca fortemente instabile che dalle zone pedemontane e dalle basse pianure piemontesi si possa muovere verso casa Liguria dai monti verso mare…

A proposito di mare…

Sarà il momento migliore…

E i primi sbuffi da nord, attesi subito dopo la mezzanotte (ma non mi stupirebbe poterli osservare anche un po’ prima) potrebbero eccitare un mare che a quell’ora avrebbe una temperatura superficiale più alta rispetto al catino padano…

Stramazzo quasi garantito, sebbene gli Appennini tendano a spezzare l’impianto di funzionamento di un temporale nato, cresciuto e pasciuto all’interno del catino padano…

E rovesci e temporali sotto costa e a poche miglia in mezzo a Mare Nostrum potrebbero fare bella mostra di sé proprio nel cuore della notte…

Ed è proprio questo il momento in cui occorrerà stare attenti ai groppi di vento…

Non sarà un vento costante e prolungato…

Ma le solite raffiche orizzontali dovute alla fase di scarico verticale di ogni cumulonembo temporalesco…

Anche solo pochi minuti, ma possono far male e creare situazioni di pericolo e danni improvvisi…

Il tutto dovrebbe esaurirsi entro l’alba, quando oramai tutta la colonna d’aria si sarà raffrescata e tutta la Mestizia presente ad ogni piano del nostro ascensore trasformatasi in gocce di pioggia o chicchi di grandine…

Il risveglio tendenzialmente più fresco, decisamente più asciutto…

ma non aspettatevi massime a 25 gradi lungo la costa, perché la compressione con il vento da nord in caduta dagli Appennini non è cartomanzia ma fisica e matematica inopinabile…

Se a 1500 metri sono 15/16 gradi, provate voi ad aggiungere un grado ogni cento metri di caduta verso la costa e trovate voi le massime di domani lungo la battigia…

Bonsuar