Previsioni per venerdì, 28 gennaio 2022

A forza di sciabolate mancate e ’85 mai visti direi che Madre Natura ha perso definitivamente il controllo dell’inverno…

E non si scorgono speranze neppure all’orizzonte…

Se non dopo il 5 di febbraio, ma è puro fantameteo e pane per strilloni…

Oggi han faticato persino laggiù al confine dei senza bidè, dove Gran Soleil si è mostrato tra uno strappo e l’altro…

A testimonianza che alta pressione, da noi, anzi, soprattutto da noi, non vuol dire sempre e comunque bel tempo e Gran Soleil pavoneggiante…

Che poi abbiamo l’abitudine di chiamarlo bel tempo…

Ma se non piove in maniera significativa, non nevica neppure in montagna, fiorisce ciò che dovrebbe fiorire a marzo inoltrato e spuntano le fragoline nei terrazzi di casa, proprio bel tempo non è…

Domani si comincia col tailleur grigio…

Di primo mattino, appena svegli…

Che sembra una cosa elegante…

Ma mettetevelo voi un tailleur grigio alle 6 del mattino…

Fastidismo e pessistidio…

Poi, col passare delle ore, il debole richiamo umido dal mare tenderà a ritirarsi in mare aperto, la catena di montaggio della Santissima si interromperà quasi di colpo e Gran Soleil tornerà a splendere ben prima che ci si metta con le gambe sotto il tavolo…

Mastro Eolo a regime controllato, come viaggiar sulla sopraelevata, proverà a disporsi da nord e Don Mercurio prenderà l’ascensore…

Over 15, domani, alla portata di quasi tutta la linea di costa…

Insomma, sarà primavera…

La mia cinquantunesima…

Di inverni, invece, non so mica se ne ho fatti altrettanti…

Ah, dimenticavo…

Ocho a domani sera…

Sul binario più alto, da nord verso sud, non dovessero tardare troppo, dovrebbero raggiungerci un po’ di velature d’alta quota…

Ecco, potremmo ammazzarci di spritz e tramontigni…

Rigorosamente in pendant…

Vado a correre, che giustamente come ha scritto qualcuno, la prova costume è vicinerrima…

Vi lascio con la tavolozza non di domani mattina ma di domani sera e le macchie blu delle nubi alte…

Insomma quelle che se dovessero arrivare puntuali potrebbero colorarsi di spritz…

Addiè ❤

La Santissima

Fa strano…

Alzi lo sguardo e vedi un tappeto di nubi, grigio, quasi uniforme, quasi immobile e ti sembra che arrivi da chissà dove…

E invece non è altro che la stessa aria che stiamo respirando, solo un po’ più fredda…

Arriva dal mare…

E’ ricca di vapore acqueo…

Ma riesce a contenerlo tra le sue molecole…

A rendercelo invisibile…

Poi incontra i nostri versanti, è costretta a risalire verso l’alto…

E si raffredda…

Raffreddandosi le sue molecole diminuiscono la loro capacità di contenere quel vapore acqueo che al suolo c’era ma non si vedeva…

Quel 70% circa rilevato dalle centraline…

Che poi cosa significa quel 70%?

Significa che al suolo, l’aria, ha un bagaglio a mano di umidità non ancora colmo, che tra le sue molecole avrebbe ancora quasi un 30% di disponibilità a nascondere dell’altro vapore acqueo…

Ecco cosa succede…

Succede che risalendo i nostri versanti e raffreddandosi, non è l’umidità che aumenta, ma la capacità dell’aria di nascondere tra le sue molecole quel vapore acqueo…
E mano mano che sale diminuisce progressivamente la temperatura e quel 70% di umidità diventa 80, poi 90, infine 100%…

Insomma, il vapore acqueo è sempre la stessa identica quantità…

E’ lo zainetto che si è rimpicciolito…

E quel 100% significa che l’aria è diventata satura…

Basta, dovesse salire ancora e diminuire la sua temperatura ulteriormente, abbasserebbe ancora la sua capacità di trattenerlo tra le se molecole in maniera invisibile e il vapore acqueo in accesso verrebbe letteralmente sputato fuori dalle sue molecole…

E da gas si trasforma in liquido…

Microgoccioline di acqua che formano il nostro tappeto di nubi…

Che quindi non arriva da chissà dove, ma ce lo costruiamo a casa nostra…

Goccioline che stanno in sospensione grazie a quello stesso flusso in risalita verso l’alto che le ha generate…

Ecco, se guardata così, con occhi un filo più consapevoli, la Santissima assume anche un debole connotato poetico…

Giusto per ripassare…