Previsioni per domenica, 2 gennaio 2022

Ci sarebbe da scrivere una tesi di meteorologia su quanto sta accadendo in questi giorni…

Ci vorrebbe tempo, tanto, e voglia di imparare, tantissima…

Mi manca il contatto con il pubblico, l’interazione diretta…

Il gessetto, la lavagna e poter raccontare tutto ciò che osserviamo, ma soprattutto tutto ciò che non riusciamo a vedere con i nostri occhi, ma che possiamo osservare, ad esempio, con le centraline…

A proposito di centraline…

Venti gradi tondi tondi raggiunti agli oltre mille metri del passo del Faiallo quest’oggi…

Non so se sia record, ma la durata di questa particolare condizione certamente entrerà di diritto nella storia degli eventi estremi di casa Liguria…

Ventello raggiunto anche ai 1314 metri di Viozene, già in provincia di Cuneo al confine di casa nostra…

Passando per i 19.7 del monte Beigua, i 19.8 di Rocca d’Aveto (1255 metri sul livello del mare), i quasi 17 ai 1585 metri del Prato della Cipolla e ai 21 gradi (si, avete letto bene, ventunogradi) del rifugio monte Caucaso posto ad oltre 1200 metri di quota in val Fontanabuona…

Sbagliaterrimo etichettare un inverno con un singolo evento…

Ma è altrettanto vero che eventi così estremi e duraturi segnano comunque la storia di una stagione…

Negli almanacchi e nella memoria…

In questi giorni, alcuni di voi, certamente i più appassionati, hanno trovato il tempo, il modo e il coraggio di bucare il tappeto di Santissima steso su tutto Mare Nostrum e adagiatosi lungo i nostri versanti marittimi per trovare un panorama comunque mozzafiato…

Perché al di là dei nostri gusti, al di là dell’inesorabile fusione di tutto il manto nevoso, del rischio risveglio precoce di tutto il mondo vegetale, Madre Natura regala panorami, suggestioni e dinamiche ogni giorno da scoprire…

In tanti, anzi, tanterrimi mi avete chiesto per quanto durerà questa condizione…

Per scoprirlo occorre prima comprendere cosa sta accadendo…

Provo a farla semplice, lunga ma semplice…

Cercando di rimestare, altresì, in tutte quelle pillole quotidiane che ho disseminato in questi giorni…

Si stanno fronteggiando due masse d’aria dalle caratteristiche termiche completamente differenti…

E non lo stanno facendo frontalmente, faccia a faccia…

Come accade, ad esempio, quando si scontrano la tramontana e lo scirocco…

Lo fanno dall’alto verso il basso e viceversa…

La cupola di alta pressione ve l’ho disegnata l’altro giorno…

Il Gusto Della Natura: Cosa Significa Alta o Bassa Pressione ? Come Si Formano i Venti e le Brezze ?E ormai lo sapete, soprattutto in quota, in seno ad un’area di alta pressione i venti ruotano in senso orario…

Come quando avvitate un tappo…

E proprio come quando avvitate un tappo, l’aria tende ad avvitarsi su se stessa, attirare ulteriore aria al centro dell’alta pressione e a comprimersi verso il basso…

Solitamente la compressione dell’aria verso il basso raggiunge il suolo…

Solitamente…

Ma d’inverno può accadere che nei bassi strati si formi un cuscino d’aria più freddo…

Che può avere altezze variabili a seconda delle irruzioni fredde precedenti…

A volte poche decine di metri, altre volte qualche centinaio di metri…

Accade soprattutto in Pianura Padana e nelle conche e nelle vallate del nostro entroterra…

E succede che la compressione dall’alto dell’anticiclone si stoppi proprio quando raggiunge il bordo, la parete, il soffitto (chiamatelo come volete) di questo cuscino d’aria più freddo…

E siccome aria calda e aria fredda non si mescolano mai perché hanno densità diverse, l’espressione massima della compressione dell’aria avviene su un piano rialzato, come se avessimo spostato il suolo all’altezza del bordo più alto del cuscino di aria fredda…

Cosicché sotto resta il freddo intrappolato e sopra il bordo del cuscino si hanno i valori di temperatura nettamente più alti…

Si chiama semplicemente inversione termica…

A casa Liguria cosa sta accadendo?

Semplice, vabbè, insomma…

Mare Nostrum sta raggiungendo il suo punto più freddo della stagione…

Si è attivata un debole richiamo d’aria proveniente dal mare e il flusso di quest’aria assume, per contatto, lo stesso valore termico della superficie marina…

E’ un flusso molto umido, e le basta salire di poche centinaia di metri per raffreddarsi ulteriormente e condensare…

E quando incontra i nostri versanti, la risalita verso l’alto diventa facile e obbligata…

Il flusso d’aria perde circa 0.65 gradi ogni cento metri (6.5 gradi ogni mille metri) e raggiunge il punto di condensazione, che non è altro che quella temperatura alla quale l’aria non riesce più a trattenere al suo interno il vapore acqueo in maniera invisibile…

E lo sputa fuori…

Passa dallo stato gassoso a quello liquido…

Micro goccioline d’acqua che una dopo l’altra andranno a formare il nostro tappeto di Santissima…

I circa 13 gradi di Genova, ad esempio, dettati dal debole flusso proveniente dal mare, sono diventati 8 ai quasi 700 metri di quota di Bargagli…

Tanto per fare un esempio…

Ma sopra quel tappeto di nubi più freddo c’era, anzi c’è, un’alta pressione che spinge, con il suo movimento, l’aria verso il basso…

E dove avviene la compressione dell’aria…

Avviene sino a quando non trova un ostacolo…

Il suolo, un cuscino di aria più freddo o un tappeto di nubi più freddo…

Ed è proprio in prossimità dell’ostacolo che avviene la compressione e che le centraline sembrano impazzire registrando valori assurdi dettati proprio da una dinamica meccanica…

E dal fatto, ormai ripetuto come un mantra, che l’aria calda e più secca in discesa verticale dall’alto verso il basso non si mescolerà mai con l’aria più fredda e più umida dei bassi strati…

Densità diverse…

Proprio come l’acqua e l’olio…

Cosa accadrà nei prossimi giorni?

Fondamentalmente due cose…

L’anticiclone africano comincerà a ritirarsi e di conseguenza la pressione, sopra le nostre teste comincerà lentamente a scendere…

Contemporaneamente il flusso dal mare si farà un filo più vivace…

E quindi la linea di scontro, la linea di contatto tra le due masse d’aria ovviamente si alzerà…

Dall’alto ci sarà meno pressione…

Dal basso la spinta del flusso che risalirà i versanti sarà più efficace…

Il tappeto di nubi si farà dunque più spesso, le micro goccioline più numerose e più vivaci…

Si scontreranno tra di loro con maggiore frequenza, diventando un po’ più grandi e un po’ più pesanti…

E alla Mestizia di questi giorni si aggiungeranno anche le prime pisciate e i primi piovaschi…

Probabilmente già da domani…

Fine del pippotto…

Buon 2022 ❤