Previsioni per venerdì, 10 dicembre 2021

Tutto un altro film, tutta un’altra storia da raccontare…

Intanto ci siamo messi in modalità pausa…

Madre Natura ha rispettato target orario e generosità di aperture via via sempre più ampie…

In quota fa freddo, ma nelle conche interne molto di più…

L’aria fredda, stanca e pesante si sta letteralmente accasciando e adagiando in un suolo innevato con l’aggravante di un effetto albedo molto elevato…

Che altro non è che la capacità riflettente della luce di un qualsiasi corpo…

E quando un terreno è ampiamente innevato la luce solare viene quasi totalmente riflessa (effetto albedo) e il calore accumulato praticamente azzerato…

Via la copertina, che in parte ci ha protetto questa notte, Don Mercurio in picchiata vertiginosa e valori da tundra artica nelle vallate interne a raccontare un microclima di casa Liguria semplicemente pazzesco…

Quasi meno nove a Calizzano mentre vi sto scrivendo, +11.5 ad Arenzano…

Oltre 20 gradi di differenza in meno di 50 km in linea d’aria…

Nel frattempo, mentre tutto il nostro entroterra si sta trasformando in un grande freezer a cielo aperto, da ovest, con una componente decisamente meno favorevole rispetto a quella precedente, si avvicina a grandi falcate la seconda perturbazione consecutiva dalle caratteristiche tipicamente invernali…

Ad accompagnarla per mano, questa volta, ci sarà il solito maestrale che, gettatosi nel cuore del Mar Mediterraneo tenderà a piegare verso casa Liguria vestendo i panni di un Capitan Libeccio tutt’altro che mite…

Il fronte, decisamente più settentrionale rispetto a quello precedente, tenderà a scontrarsi contro la catena alpina occidentale, frantumandosi in due tronconi quasi netti…

Quello più settentrionale tenderà a scivolare lungo la linea di confine alpina relegando le precipitazioni nevose ai versanti esteri francesi e svizzeri…

Il secondo troncone, invece, tenderà a ricompattarsi proprio in prossimità di Mare Nostrum entro le prime ore della mattinata…

Ma andiamo con ordine…

Dopo la mezzanotte, a raffreddamento completato, da ovest si comincerà a stendere dapprima il solito lenzuolo, poi una trapunta via via più spessa sino a rimboccare, da Ventimiglia a Sarzana tutta casa Liguria…

Il risveglio sarà quindi dominato da tinte prevalentemente grigie e minaccevoli…

Mastro Eolo, richiamata temporaneamente in panchina Sua Maestà, farà esordire il Capitano, generoso e galoppante al largo, un po’ più timido e impacciato sotto costa…

I primi piovaschi, con QD bassina (6/800 metri) li ritroveremo alle prime ore del mattino laggiù, a levantissimo, al confine con i senza c, isolati e non ancora ampiamente strutturati…

Prodromi del ricompattamento del fronte che durante la notte andrà inevitabilmente sfracellandosi contro la catena alpina occidentale…

Non passerà troppo tempo, forse addirittura prima delle 10 che il cielo comincerà a farsi più basso, le nubi più minaccevoli e dal savonese orientale verso levante avanzerà dal mare una linea di precipitazioni che ingloberà due terzi di casa Liguria…

QD bassa sul settore centrale, stimata intorno ai 4/500 metri, decisamente accattivante e insolita a levante dove le spolverate potrebbero vedersi agevolmente anche dalla linea di costa volgendo lo sguardo verso i monti…

Il transito, sul settore centrale, sarà piuttosto veloce e si consumerà tra la tarda mattinata e le primissime ore del pomeriggio…

In quelle due ore o poco più avverrà il passaggio di consegne…

Sua Maestà, messa temporaneamente a riposo, tornerà a spadroneggiare con furore…

E sarà proprio in quei minuti, con l’entrata prepotente del travaso padano e l’ultimo strascico di un fronte prevalentemente orientato verso levante, che le spalle di Genova potrebbero anche poter rigodere di una fioccata coreografica di fine evento…

Nel frattempo val Trebbia e comprensorio avetano faranno il pieno…

Bene anche Torriglia e dintorni che ieri han dovuto aspettare l’ultimo passaggio serale in zona Cesarini…

Buone, se non addirittura commoventi le possibilità di imbiancate a quote ampiamente calpestabili in val Fontanabuona e in val di Vara…

Rilevanti gli accumuli in tutto l’Appennino orientale e in quello tosco-emiliano dove nevicherà sino al tardo pomeriggio…

Non sono invece ancora troppo sicuro che da ovest si riesca a liberarsi così velocemente della coperta…

Il fronte scapperà via molto velocemente, ma non è escluso che prima di sera, come avvenuto questa mattina, la solita ritornate da nord, in concomitanza con lo spostamento verso levante del centro di bassa pressione, non possa regalare un timido Canto del Cigno dai monti verso il mare indicativamente tra savonese orientale e genovesato…

Nel frattempo, però, sarà bene ancorare l’ancorabile, soprattutto lungo i corridoi naturali dei valichi appenninici più bassi, dai quali Sua Maestà irromperà con energica e baldanzosa veemenza…

Di più ninzò…

Vi lascio con qualche tavolozza e la promessa di un diario di bordo strepitoso…

Bonsuar