Genova – Sant’Eusebio

SANT’EUSEBIO

Sant’Eusebio (Santo Zeuggio in Genovese) è un quartiere della Val Bisagno di circa 3mila abitanti.
Il centro del Paese, dove sorge l’antico Campanile Romanico del  XII secolo, è situato a 222 metri s.l.d.m.
È una zona di campagna a pochi passi dal centro città e, a cavallo della fine dell’ 800 e gli inizi del 900, veniva usato dalle famiglie Genovesi come luogo di villeggiature e di gite domenicali tanto da guadagnarsi la denominazione di “Svizzera Genovese”.

Il paese è ancora oggi molto frequentato da chi ama fare passeggiate o andare in bicicletta in mezzo al verde, visti i numerosi sentieri che percorrono i boschi e le colline circostanti.

 

I principali rilievi che svettano sul centro abitato sono:

Il Monte Ratti (560 s.l.m.) dove sorge l’ononimo Forte edificato tra il 1831 e il 1842 dal Governo Sabaudo per difendere la Val Bisagno da eventuali attacchi a nord-est della città. Lo stesso venne utilizzato sia durante la Prima Guerra Mondiale come prigione per i Coatti Austriaci, sia durante il secondo conflitto mondiale come batteria contraerea.

Oggi il Forte, anche se pericolante, è meta di gite da parte di numerose persone.

Il Monte Croce (384 m.s.l.m) sulla cui sommità si erge una croce in ferro.
La collina dove sorge Torre Quezzi (315 m.s.l.m.) piccola fortificazione costruita dal Corpo Reale del genio Sardo tra il 1818 e il 1823.

Da Sant’Eusebio osservando verso Nord e Nord-Est sono ben visibili i maggiori rilievi della Val Bisagno:

  • Monte Candelozzo (1034 m.s.l.m.)
  • Monte AlpeSisa (989 m.s.l.m.)
  • Monte Prati di Capenardo (880 m.sl.m.)
  • Monte Alpe (799 m.s.l.m.)

 

Da Sant’Eusebio si possono osservare:

  • Forte Sperone (489 m.s.l.m.)
  • Forte Puin (512 m.s.l.m.)
  • Forte Diamante (672 m.s.l.m.)

La località è posta in una zona dove la media pluviometrica risulta piuttosto alta, circa 1400/1500 mm annui.

Immagine Pluviometria – tratta da Nimbus – Rivista Ligure di Meteorologia

Immagine Pluviometria – tratta da Nimbus – Rivista Ligure di Meteorologia

Dai rilievi che circondano Sant’Eusebio, scendono numerosi ruscelli e piccoli corsi d’acqua da cui trae origine il Rio Mermi che, nascosto dalle tombinature a nord e dalla vegetazione procedendo verso sud, sfocia nel Torrente Bisagno all’altezza di Pontecarrega.

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